Caro Amico Microbiota

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Caro Amico Microbiota

Negli ultimi tempi abbiamo imparato molto su virus e batteri...

Ne avremmo sicuramente fatto a meno volentieri tutti, lo so.

Forse, però, non tutti sanno che esistono virus e virus, batteri e batteri e, seppur associati solitamente alle malattie, non tutti sono brutti e cattivi”.

Alcuni, anzi, contribuiscono a mantenere in salute noi che siamo loro gradito ospite, fin dalla nascita. 

Ultimamente, forse un po' sulla scia delle vicissitudini globali, quando si parla di pelle proliferano argomenti riguardanti il microbioma e il microbiota cutaneo.

Che c'entra ora sta roba?

C'entra, c'entra!

Microbioma e microbiota sono “sistemi” organizzati di virus e batteri che naturalmente ci portiamo dietro e fanno parte del nostro organismo e della nostra pelle.

Ecco!

Oggi vorrei proprio parlare di questo.

Ci sono termini che vengono usati e abusati e appena ne intercetto qualcuno corro in soccorso con gli spiegotti (quando divento pesante me lo dite, vero?).

  • Allora andiamo di definizioni, termini e curiosità.

Cominciamo dalla definizione di microbioma e microbiota:

  1. il microbiota viene definito come l'insieme di microorganismi commensali, che comprendono batteri, virus, protozoi e funghi che colonizzano la superficie della nostra pelle e parti del nostro organismo.
  2. il patrimonio genetico espresso dal microbiota, prende il nome di microbioma. Possono preservare il nostro benessere, o causare una problematica, in base ad un deficit, un surplus, un deterioramento, del numero degli organismi che li compongono.

Questi due termini spesso vengono confusi.

  • Il microbiota quindi può essere sostituito dal termine microbioma?

No.

Le diverse “comunità” del microbiota, distinti nei vari distretti del nostro corpo, compongono il più grande, articolato, mutevole, microbioma.

Tornerei sul termine “microorganismo commensale” e se me lo concedete (non saprò mai se l'avete fatto o meno), farei una piccola specifica, giusto per amore del sapere.

  • Esistono 3 categorie di microorganismi:

  1. simbionti, colonizzatori che possono portare un vantaggio (protettivo, immunitario, di semplice equilibrio – avete presente quando si parla di flora batterica nell'intestino o di quella vaginale?);
  2. commensali (i protagonisti del microbioma), cioè che non portano né danni né vantaggi;
  3. patogeni, che, ahimè, producendo tossine, possono danneggiare la salute dell'organismo.

I “nostri” commensali, come abbiamo già visto, possono trasformarsi in microorganismi patogeni, quando crescono eccessivamente di numero, o quando colonizzano un tessuto diverso da quello in cui sono normalmente presenti.

  • Torniamo alla pelle, l’organo più esteso del nostro corpo, prima barriera contro le aggressioni esterne.

È proprio la pelle ad essere fisiologicamente colonizzata da innumerevoli specie di questi microorganismi.

Il microbiota cutaneo è importantissimo in questa azione di difesa e ogni individuo possiede il suo personale;

la cute si colonizza subito dopo la nascita e spesso vi è una stretta correlazione con il microbiota materno.

Quanti possono essere questi microorganismi?

Tanti, anzi di più!

Pensate che il microbiota cutaneo è la casa, per ogni millimetro quadrato, per oltre 1 milione di microorganismi di oltre 100 specie diverse, compresi acari e miceti.

Il microbiota può variare in base a molti fattori.

Esogeni ed endogeni direbbe qualcuno.

Io preferisco dirvi che questi fattori possono dipendere da noi (età, sesso, genetica, aree corporee, pH, idratazione, condizione immunitaria, situazione ormonale, sonno, stress, metabolismo, spessore della cute...) o dall'esterno (uso di cosmetici, igiene personale, esposizione solare, clima, attività fisica, inquinamento...).

Può essere relativamente stabile per mesi e/o anni e/o cambiare repentinamente.

Per quale motivo?

Dipende!

Per esempio:

sappiamo che la “comunità microbica” della pelle, se esposta continuamente al contatto con l'esterno, ha maggiore diversità (cioè ci sono più “esserini”di diversa specie) e minore stabilità (gli “esserini” possono degenerare più facilmente il loro stato), rispetto a microbiota meno esposti (come per esempio dell'intestino).

Al contrario, le parti del nostro corpo parzialmente chiuse (narici, plica inguinale, canale uditivo, ombelico, per esempio), hanno maggiore stabilità, perchè un po' più protette.

In entrambe i casi il microbiota può subire variazioni dipendenti da altri fattori, parti dei quali già identificati come “esterni” (tra i primi è giusto ribadire l'igiene personale!).

Tutto deve filare liscio come l'olio!

Essere in armonia!

Cosmetologicamente parlando, avere un microbiota corretto può aiutare l'equilibrio del film idrolipidico, corredato da un pH acido al punto giusto, una spolverata di corretta produzione sebacea e di sudore, il tutto farcito dal totale abbandono di cattive prassi cosmetiche.

Una latitante detersione abituale, l'utilizzo di sostanze aggressive, l'applicazione di cosmetici nocivi, anche se occasionalmente, possono farci collezionare microorganismi dannosi, che potrebbero inutilmente compromettere lo stato di grazia in cui si trova il nostro microbiota cutaneo.

Il nostro benessere e le problematiche che possono insorgere sulla nostra pelle e nel nostro organismo dipendono quindi direttamente dal mantenimento di un microbioma (l'insieme dei vari microbiota) in equilibrio.

Spero di essere riuscita a condividere con voi come tutto ciò sia di estrema importanza.

Abbiate sempre cura di voi e di ciò che di voi non vedete.

La vostra Amica Cosmetica vi saluta,

💋 alla prossima!


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