Cellulite: cos'è e cosa fare parte 1
Evidente, sottile o presunta è lì.
Ormai fa parte di noi, abbiamo imparato a conviverci.
Ad alcun* non crea nessun problema di autostima, ed è bellissimo, ma non è l'autostima che sto tirando in ballo, ci mancherebbe.
Riuscire a capire cos'è e perchè è lì magari farà piacere a qualcuno.
Sono qui per parlarne, in modo rilassato, giusto per fare quattro chiacchiere.
La cellulite
Televisione, Social e giornali con il sopravvento della stagione estiva ci andranno forse un po' più pesante di quello che sto facendo io ora.
È possibile, diciamocelo chiaramente, che non abbiano pietà a ricordarcela, farcela sentire come una nemica (nonostante il sacrosanto body shaming dilagante).
Una specie di senso di colpa generalizzato aumenterà a dismisura quando cominceremo a sentire che la cellulite è una malattia.
Per farci agitare un po' di più il più bieco dei marketing, che comunque ci strizzerà l'occhietto rassicurandoci che siamo perfette come siamo, ci ricorderà che il vero nome della cellulite è pannicolopatia edemato-fibrosclerotica.
Bene!
Cominciamo questo viaggio tra i cuscinetti con una buona notizia:
la cellulite non è una malattia!
Si tratta di una condizione fisiologica, spesso una risposta di protezione del nostro sistema immunitario.
Sì ok, sotto il profilo estetico la cellulite viene considerato un inestetismo, che si sviluppa negli strati più profondi della pelle, in realtà va considerato indice di un cattivo funzionamento dell'organismo.
Portatori sani di cellulite non sentitevi soli!
La cellulite interessa centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, per la maggior parte donne e più tardi vedremo il perchè.
Si accomoda sui nostri glutei, fianchi e cosce.
Può comparire anche sulle ginocchia, sulle braccia, sul seno, persino sulla nuca.
Le ragioni della predisposizioni alla comparsa di questo inestetismo in queste zone sono in parte legate a fattori ormonali (gli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni, tendono a far ritenere i liquidi e a far accumulare grasso) e circolatori, cioè in relazione alla quantità di sangue che raggiunge, o meglio raggiunge male quelle regioni.
Altre cause sono senza dubbio la familiarità e la predisposizione, l’abitudine a portare indumenti stretti, tacchi troppo alti, l’abuso di alcol, il fumo, la sedentarietà.
Chi è il “colpevole” nella formazione della cellulite?
Le cellule adipose.
Attenzione però, smontiamo la prima credenza, insieme.
Le cellule adipose le abbiamo tutti (per fortuna direi).
Non è il numero di cellule di grasso a stabilire la presenza di più o meno cellulite, ma un'alterazione della grandezza di queste.
La prova è che anche le persone magre possono avere la cellulite!
La parola chiave sta proprio nel termine “alterazione”.
Cercherò di essere più semplice possibile...
Cominciamo col dire che il grasso è una componente essenziale del nostro organismo:
aiuta la termoregolazione, consente di attutire i colpi, protegge il sistema nervoso e riempie gli spazi tra gli organi interni.
È formato da cellule, adipose, o adipociti, e vasi sanguigni, tutto raccolto in gruppi.
Il tessuto adiposo è di due tipi: quello bianco e quello bruno.
- Il tessuto adiposo bianco è poco vascolarizzato (da qui la definizione “bianco”), al suo interno è presente una sorta di pallina* (tenete bene a mente questo concetto), che contiene molecole di trigliceridi, cioè grassi che l’organismo utilizza per immagazzinare energia. Il tessuto adiposo bianco si localizza dove gli pare (e qui già dovremmo riflettere sulla sua insidiosa capacità!). Svolge anche la funzione di involucro protettivo per molti organi interni, quindi qualche dote ce l'ha!
- Il tessuto adiposo bruno invece è molto ricco di vasi sanguigni, fibre nervose ed è costituito da cellule il cui compito fondamentale è quello di trasformare l'energia. È più “spigliato”, diciamo così, a farci bruciare i grassi, quindi in una ipotetica classifica cellulare, è sul podio come protagonista del nostro metabolismo.
Le cellule adipose, dunque, accumulano e cedono grassi, una fonte di energia molto importante per far funzionare il nostro organismo, ottimizzandoli il più possibile.
Cosa succede se le calorie ricevute sono maggiori di quelle consumate?
E se per predisposizione genetica o mania di protagonismo dei nostri ormoni, il normale metabolismo degli adipociti si inceppa?
Si determina un accumulo anomalo di grassi all'interno della pallina* (vi avevo chiesto di tenerla a mente).
Il metabolismo delle cellule adipose viene ostacolato, le cellule adipose si gonfiano e le fibre di collagene, che rendono la pelle elastica, si comprimono fino a rompersi.
Si formano così i gonfiori e i noduli responsabili dell’aspetto “a buccia d’arancia”.
Oltre all'alterazione del volume della cellula, c'è anche un'alterazione del microcircolo venoso e linfatico, con conseguente accumulo di liquido nello spazio fra le cellule, a cui dobbiamo aggiungere un accumulo di tossine e scorie, che placidamente nuotano in questo liquido, come un pesciolino rosso dentro una boccia di vetro.
A questo punto entra in scena la cosiddetta fibrosclerosi.
Per rendere l'idea immaginate di fare una foto alla cellula adiposa ingrossata, dove il microcircolo è piuttosto latitante, in cui si sono formati liquidi che ospitano tossine e scorie stagnanti.
Avete ragione abbiamo appena immortalato una scena piuttosto tragica del tessuto connettivo alterato, questa è la fibrosclerosi, il primo step della nostra cellulite.
La pelle in queste zone, aumenta di consistenza e perde elasticità;
toccandola avvertiamo granuli di varia grandezza, di consistenza dura, può capitare dolorosi.
Quanti tipi di cellulite esistono?
Una, penserete.
Eh no!
Sono ben quattro, anche se per la verità riassumono le quattro diverse fasi della nostra indefessa problematica.
Le fasi della cellulite sono progressive, e possono susseguirsi molto velocemente (non avevate abbastanza ansia cellulitica no?)
- FASE 1 - EDEMATOSA: si accumulano i liquidi tra le cellule, gli adipociti, che aumentano di volume. Il derma comincia a deteriorarsi. Sarebbe il caso di agire!
- FASE 2 - FIBROSA: continua il deterioramento cutaneo, così come il microcircolo, mentre le nostre cellule adipose continuano ad aumentare il loro volume e la loro aggregazione. Anche la produzione di collagene ed elastina comincia ad incepparsi. Appare la cosiddetta "buccia d'arancia". Agire! Subito!
- FASE 3 - SCLEROTICA-FLACCIDA: a questo punto iniziano i problemi. Il microcircolo è deteriorato, il metabolismo molto rallentato, i noduli sono piuttosto induriti. Le cellule adipose vengono incapsulate in un guscio di proteine indurite. Abbiamo un problema! Non è una situazione facile da migliorare, ma possiamo provarci!
- FASE 4 - IRREVERSIBILE: L'aspetto della pelle è caratterizzato da molte evidenti fossette profonde (sentito parlare de “i buchi della cellulite”?). I noduli sono diventati grossi, duri ed evidenti. L'assetto del derma è compromesso. A questo punto dobbiamo convivere con la cellulite. Possiamo attenuarla, evitare che peggiori ancora, migliorare l'aspetto della cute.
Concludo questa prima parte con una curiosità:
lo sapevate che il numero di cellule adipose si decide nell'infanzia e resta invariato per tutta la vita; le cellule che muoiono vengono subito sostituite.
Per questo è molto importante tenere a bada il peso dei nostri bimbi.
La vostra Amica Cosmetica vi da appuntamento alla parte 2,
💋 a presto!