Come si applica un prodotto cosmetico sul nostro viso

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Come si applica un prodotto cosmetico sul nostro viso

Abbiamo appena comprato la crema dei nostri sogni o il siero delle meraviglie, pensiamo di sapere come applicarli, avendo visto e rivisto i gesti da fare o agendo d'istinto, ma...

Quello che vorrei raccontarvi oggi riguarda proprio questi movimenti e le direzioni da seguire che vi riassumerò in pochi, ma decisivi, gesti con cui accompagnare la nostra routine giornaliera di bellezza, in modo da rendere più performante il prodotto che ci accingiamo a spalmarci.

Prima di farlo, però, vorrei riassumervi cosa avviene sul nostro volto con il trascorrere del tempo.

L’invecchiamento strutturale del volto, che coinvolge ossa, cartilagini, tessuti e muscoli, è un processo di deterioramento complesso (purtroppo inesorabile), che si accompagna all’invecchiamento cutaneo.

Con il tempo le strutture ossee tendono ad allungarsi e allargarsi, alcune a spostarsi in avanti, altre a diminuire di volume.

L'osso zigomatico, per esempio, tende ad assottigliarsi, così come l’osso mandibolare, che sorregge il mento, mentre il volume dell’osso frontale tende al contrario ad aumentare.

La cavità orbitaria si affossa, mentre la distanza tra la base del naso ed il mento diminuisce.

Le zone di grasso del nostro volto, capaci di mantenere i volumi delle strutture anatomiche, con l’invecchiamento, ma anche con un dimagrimento estremo, tendono a diminuire, lasciando segni sul volto.

Il prosciugamento del grasso orbitale, per fare un altro esempio, agevola la discesa del sopracciglio, dando luogo alla chiusura dello sguardo che apparirà invecchiato e stanco.

La struttura muscolare del volto (muscoli mimici) che ci permettono di trasmettere le emozioni che proviamo attraverso le espressioni facciali, con il tempo, tendono ad accorciarsi in modo più o meno permanente, dando luogo ad un ripiegamento della pelle che li sovrasta, causando rughe di espressione, irreversibili e se non trattate molto marcate.

In profondità avviene quello che possiamo definire uno stress permanente del compartimento osseo e sulle strutture cartilaginee a cui i muscoli facciali sono ancorati.

Questa trazione permanente cambierà ulteriormente la struttura complessiva del nostro volto.

L’uso costante di prodotti cosmetici performanti, la ginnastica facciale e posturale, sono alcune strategie che possiamo utilizzare per rallentare e accompagnare al meglio questi cambiamenti.

So che tutto questo, se considerato nel suo insieme, può assomigliare alla descrizione di un quadro di Picasso, ma la mia intenzione non è quella di spaventare nessuno, bensì riassumere ciò che fisiologicamente ci accade invecchiando.

Con la consapevolezza che volendo modificare alcuni di questi mutamenti gli interventi non possono che essere di tipo chirurgico, e rendendomi pienamente conto che l’efficacia di un cosmetico non potrà mai competere, anche volendo, a combattere totalmente queste forze, scelto il cosmetico, per un migliore utilizzo di questo, dobbiamo porci la domanda iniziale:

  • Sappiamo come applicarlo correttamente?

Non è sufficiente infatti “appoggiare” un prodotto (seppur performante) sulla pelle, per contrastare i segni del tempo.

La pelle va manovrata in modo intelligente, per aiutarla a mantenersi al meglio.

I risultati non sono quindi casuali.

Dobbiamo capire e imparare la gestualità che è necessario accompagnare alla applicazione di un prodotto cosmetico e, soprattuto, dedicarci a prendere l'abitudine di farlo con costanza.

Dopo aver deterso il viso, prelevate la giusta quantità di crema.

La quantità varia secondo le tipologie di pelle, le sue necessità, l’età dell'individuo, la texture e la “ricchezza” del  prodotto.

Siete pronte?
Avete il viso pulito e la crema a portata di mano?
Cominciamo!

 

Dovete innanzitutto sapere che i cosmetici vanno applicati seguendo linee chiamate di Langer.

Queste linee virtuali furono individuate e descritte per la prima volta nel 1861, dall’anatomista austriaco Karl Langer.

Lungo le linee di Langer la nostra pelle è maggiormente tesa e resiste meglio alla trazione in alcuni punti, dove diminuisce l’impatto negativo sulla distensione dell’epidermide e quindi sulla comparsa delle rughe.

Le linee di Langer sul viso non sono difficili da memorizzare, quasi tutte vanno dal centro verso l'esterno, dal basso verso l'alto.

Linee di Langer

Come devono essere fatti questi movimenti?

Attenendosi a ciò che abbiamo già detto, riguardo le direzioni corrette da seguire, vediamo nello specifico i movimenti da fare, grazie ai quali capiremo come possiamo:

  1. fare assorbire il prodotto in modo intelligente, sfruttando l’effetto memoria della pelle;
  2. lavorare su precisi processi interni alla pelle adibiti al drenaggio delle tossine;
  3. incrementare l’elasticità della pelle;
  4. frenare le forze meccaniche all’origine delle rughe;
  5. aiutare la pelle a mantenersi più compatta giorno dopo giorno.


I movimenti sono 6 e coinvolgono 6 zone del nostro viso e collo.

Sono da ripetere tutti almeno 5 volte.

Movimento 1 "Fronte e sopracciglia più alte".

Appoggiate una mano sulla fronte e fatela scivolare verso l'alto.

Alternate una mano all’altra, con una certa energia.

Sollevando ad ogni manualità le sopracciglia, mantenendo una buona aderenza delle mani sulla fronte.

Ben eseguito, questo movimento elasticizza l’epidermide determinando un rialzamento delle sopracciglia e la conseguente apertura dello sguardo.

Movimento 2 "Lifting superiore".

Posizionate le mani, partendo dalla zona del naso, congiunte, mantenendo bene il contatto sul viso.

Direzionate il movimento verso l'esterno e l’alto.

Questo movimento contrasta i cedimenti dell’arcata orbitale, le rughe verticali alla radice del naso (dette nasogenine o nasolabiali) e quelle perioculari sottorbitarie (le tanto temute zampe di gallina).

Movimento 3 "Contorno occhi e innalzamento delle palpebre".

Mettete una quantità piuttosto abbondante di crema, poichè dovrete fare diversi tipi di movimenti e questi dovranno essere eseguiti garantendo alla pelle del contorno occhi di non “accavallarsi”.

Il massaggio in questa zona è un movimento prolungato che coinvolge tutto il contorno occhi, dalla zona inferiore fino alla parte superiore/esterna.

Posizionate la punta dei polpastrelli all'esterno dell'occhio e fate scorrere le dita verso l’interno dell’occhio, risalendo dalla zona interna dell'occhio, poi verso la palpebra.

Portate il movimento verso le tempie, facendo attenzione a tirare in alto la parte finale del movimento stesso.

Movimento 4 "Lifting inferiore".

Viene coinvolto la zona mandibolare e le guance.

Posizionate le mani in modo simmetrico e direzionate il movimento verso le orecchie, avendo cura di plasmare bene la pelle.

Questo passaggio è importante per contrastare il cedimento della parte bassa del viso, riducendo e prevenendo l’evidenza delle rughe naso-mandibolari.

Movimento 5 "Collo disteso e dècolletè compatto".

Questo movimento coinvolge completamente il collo, oltre il décolleté.

I movimenti alternano una mano all’altra e vanno direzionati dal basso verso l’alto, ruotando intorno all’asse del collo.

Con questo movimento si contrasta il cedimento della pelle del collo, aiutandola a mantenersi compatta ed elastica.

Movimento 6 "Collo compatto".

Il movimento 6 costituisce un’integrazione del 5.

Ponete le mani per avvolgere l’intero collo.

Il movimento corretto termina nella zona occipitale (dietro la testa, sulla nuca), quando le dita si incontrano alla base dell’attaccatura posteriore dei capelli.

Fatto?
Avete eseguito tutti i movimenti correttamente?
Bene!

 

Fatelo sempre, ogni volta che vi spalmate una crema o un siero.

Diventeranno presto gesti abitudinari, che altrettanto presto vi daranno ottimi risultati!

A questo punto è l’ora di prendere la giusta quantità di crema e iniziare ad applicarla al viso.

Applichiamola su fronte, naso, mento, guance, collo et voilà!

Possiamo procedere con il massaggio appena imparato.

Vorrei darvi qualche altro piccolo consiglio:

  1. prima di applicare qualsiasi prodotto assicuratevi di avere le mani pulite!
    Non si dovrebbe mai prelevare la crema dal vasetto direttamente con le dita!
    Le nostre dita, per quanto possano essere pulite, potrebbero veicolare microorganismi che prolifererebbero velocemente in un ambiente umido favorevole come il cosmetico.
    Questo potrebbe portare al suo deterioramento e alla diminuzione del  sistema conservante presente nella formulazione.
    Per prelevare la crema servitevi sempre di una spatolina, che laverete ogni volta e riporrete accuratamente;
  2. la crema va scaldata tra i polpastrelli.
    Questo la farà agire meglio, aumentandone la sua efficacia.
    I movimenti devono essere leggeri, effettuati con polpastrelli, scorrendo dolcemente sulla pelle o picchiettandola delicatamente (per stimolare la microcircolazione), senza mai tirare o premere troppo;
  3. per il contorno occhi prediligete il polpastrello dell'anulare, pare essere il più morbido di tutti;
  4. quando massaggiate la fronte, per spalmare la crema, arrivate ben bene su, all'attaccatura dei capelli.
    I bulbi piliferi sono ottime strade da percorrere per i funzionali.


La vostra 
Amica Cosmetica vi saluta,

💋 alla prossima!


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