Cosa c'è in un cosmetico
Un cosmetico è un insieme di sostanze pensate, scelte e miscelate secondo precise regole.
Quando si formula bisogna conoscere gli ingredienti, conoscendo non solo l'azione che compiono nel cosmetico e sulla pelle, ma anche sapere in che rapporto sono, cioè se sono amici o nemici tra loro...
Per il consumatore apparentemente è più facile.
Basta sapere cosa si vuole e scegliere!
In effetti non è così semplice direte...
...molto spesso si ha a che fare con nomi e diciture complesse, che rendono ardua la scelta.
Quindi bando alle ciance comincio subito, perchè qui l'argomento è tostino.
- Cosa ne dite di imparare ad orientarci cercando di classificare i gruppi di ingredienti che costituiscono il prodotto?
- Magari evitando quelli che non fanno per noi?
Le sostanze che compongono un cosmetico sono elencate nel Regolamento Europeo, che ne ammette e autorizza l'uso.
Detto ciò andiamo avanti.
Per semplicità divido i componenti di un cosmetico in 3 categorie:
- eccipiente;
- additivo;
- sostanza funzionale.
L'eccipiente è la sostanza di base, che da la forma al cosmetico e veicola le sostanze funzionali, anzi a dirla può, ogni tanto, rappresentare il funzionale stesso (determinati tipi di oli per esempio).
L'additivo preserva la durata, l’aspetto, l’odore, il colore del cosmetico.
Il funzionale finalizza l’azione del cosmetico, cioè ci dice a che serve il prodotto (effetto lifting, idratante, rassodante, riducente...).
- I LIPIDI
Cominciamo con i lipidi, o grassi.
Possono essere di origine vegetale, animale (la cera d'api, per esempio), sintetica (i siliconi), minerale (dal petrolio, senza dubbio i più discussi, con ragione).
Grazie a loro il prodotto può essere particolarmente emolliente, nutriente, restitutivo; hanno la funzione di veicolare, possono essere solventi.
I Lipidi vegetali sono per la pelle i migliori.
Hanno una buona capacità “dialogante” con la cute, ottime caratteristiche emollienti, restitutive, protettive, antiossidanti, rigeneranti.
Per questo motivo vengono, per esempio, utilizzati per pelli secche, pelli dove i lipidi del film idrolipidico (il nostro mantello cutaneo) sono piuttosto carenti.
Sono ottenuti dalla spremitura del frutto o della bacca di riferimento.
Nell'etichetta del cosmetico sono denominati quasi sempre con il loro nome, spesso in latino accompagnato da OIL (prunum amigdalus dulcis oil=olio di mandorle dolci) o mista all'inglese se la loro è una lavorazione di laboratorio per ottenerne l'estratto derivante da radici, pianta, seme (daucus sativa root extract=olio di carota).
A questo proposito vi pregherei di non lasciarvi ingannare da una curiosità, a cui non so rispondere.
Anche i meno nobili (…) derivati del petrolio, hanno in etichetta il nome in latino (Paraffinum liquidum, Petrolatum).
Non lasciatevi mai ingannare solo da questo, riguardo la loro apparente “naturalezza”, non sono naturali.
- I TENSIOATTIVI
I tensioattivi definiscono le sostanze con azione “pulente”, per dirla meglio detergenti schiumogeni e/o detersivi, anche utilizzati come emulsionanti.
Cominciamo dal principio.
Sapete perchè in un detergente genera la schiuma?
Ve lo spiego subito.
La molecola di tensioattivo ha una forma sferica (si chiama micella), ed è deputata a inglobare lo “sporco”.
Quando le molecole di tensioattivo sono grandi, superiori rispetto a quelle dello “sporco”, verrà inglobata anche aria, che miscelata con acqua produrrà così la schiuma.
Nei prodotti skincare sono presenti in shampoo, bagnoschiuma, saponi, latti;
ma la loro peculiarità di fare schiuma e pulire non è il solo motivo per cui vengono utilizzati, uno dei loro compiti può essere abbassare quella che viene definita “tensione superficiale dell'acqua”.
Avete mai visto passeggiare piccoli insetti sulla superficie dell'acqua senza sprofondare?
È possibile non per la particolare leggerezza dell'insettino, bensì perchè si viene a formare (per le sue caratteristiche molecolari) una sorta di “pellicina” superficiale sull'acqua.
Un altro esempio possono essere le goccioline di acqua che si formano su una superficie oleosa, per cui le gocce sembrano rimanere impassibili e fortemente chiuse nella loro forma.
I tensioattivi riescono a rompere questa tensione superficiale dell'acqua, consentendo per esempio di miscelare sostanze oleose con sostanze acquose, grazie alla loro struttura costituita da una parte idrofila (che va d'accordo con l'acqua) e una lipofila (che va d'accordo con l'olio).
Anche di tensioattivi ce ne sono di ogni genere.
Più hanno capacità schiumogena, più appagano psicologicamente l'idea di pulizia.
Per gli stessi motivi, però, potrebbero risultare irritanti per la pelle.
Esistono tensioattivi meno schiumogeni e molto meglio tollerati dalla cute, come le betaine.
Ci sono anche tensioattivi di origine vegetale, ricavati per esempio dalle palme da cocco o dal grano.
- GLI EMULSIONANTI
Gli emulsionanti definiscono le proprietà sensoriali di un prodotto, elemento imprescindibile di una buona formulazione.
Gli additivi in generale garantiscono la sicurezza del prodotto e ne migliorano l'aspetto.
Tra questi gli antiossidanti, impiegati per impedire l'ossidazione e l'irrancidimento del prodotto, una volta aperta la confezione.
Hanno una doppia importanza, in quanto svolgono la loro azione anche sulla cute, contrastando i radicali liberi, una delle principali cause dell'invecchiamento.
Possono essere sia di origine sintetica, sia naturale.
Tra i naturali più apprezzati la Vitamina E (tocoferolo), la Vitamina C (nelle sue forme più o meno stabili).
Strettamente collegata all'attività antiossidante è quella dei sequestranti, o chelanti, utili a sequestrare appunto gli ioni metallici presenti nel prodotto cosmetico (spesso scarto dell'attività antiossidante), rafforzandone spesso l'efficacia.
- I CONSERVANTI
I conservanti servono ad eliminare pericolosi microrganismi o inibirne la proliferazione, perchè il cosmetico si possa conservare per lunghi periodi.
La loro presenza nei cosmetici è fondamentale.
Di conservanti ne esistono di diversi tipi.
La situazione migliore è utilizzarne diversi per poter andare ad agire con un maggior spettro d'azione.
Il conservante deve avere determinate caratteristiche:
- essere efficace a basse concentrazioni;
- essere il più possibile bio-degradabile;
- essere stabile ai raggi UV;
- supportare diversi pH;
- e in modo più assoluto essere ben tollerato dalla pelle, qualsiasi pelle.
- GLI UMETTANTI
Gli umettanti sono sostanze igroscopiche che servono a impedire l’evaporazione (la sostanza si definisce igroscopica quando trattiene l'acqua in atmosfera umida e la cede in atmosfera secca).
La glicerina è l'umettante più utilizzato, insieme al sorbitolo e ai glicoli.
- GLI ADDENSANTI
Gli addensanti, chiamati anche gelificanti, modificatori reologici, viscosizzanti, sono in parole povere quegli ingredienti in grado di modificare la consistenza del prodotto.
Tra quelli di origine naturale ci sono le gomme e gli estratti di alghe.
Tra i sintetici il Carbomer.
- I PIGMENTI
I pigmenti (coloranti organici e inorganici), sono i colori e le lacche che vengono impiegati per la colorazione dei prodotti cosmetici.
Li ritroviamo sempre alla fine dell’elenco degli ingredienti.
Vengono denominati attraverso il Colour Index, la nomenclatura universale che comprende circa 13.000 sostanze coloranti.
A ognuno viene assegnato un numero univoco a 5 cifre.
Anche i profumi, o fragranze, rientrano nella formulazione cosmetica.
Possono comprendere sia prodotti naturali, ottenuti per distillazione o spremitura di parti di piante, sia componenti sintetici, in tal caso prendono il nome di composizioni profumate.
La quantità può variare secondo la tipologia del prodotto.
È chiaro che una piacevole profumazione, dal punto di vista psicologico, rimane una delle note più attrattive di un cosmetico.
- GLI ALLERGENI
Un capitolo a parte è rappresentato dagli allergeni, che secondo una precisa direttiva comunitaria devono sempre essere indicati in etichetta, qualora fossero presenti in formulazione sopra una certa soglia.
Si tratta di 26 sostanze, che si trovano soprattutto nelle fragranze dei profumi.
La disposizione di legge ci dice che i consumatori devono essere informati sulla presenza di sostanze, a cui potrebbero essere potenzialmente allergici.
- I FUNZIONALI
Infine abbiamo i funzionali, che rappresentano “lo scopo” del cosmetico.
Possono essere di origine vegetale, di sintesi, biologica.
I funzionali rappresentano un intero mondo in continua evoluzione, protagonisti indiscussi della ricerca.
Con questo “mattoncino” di nozioni spero di aver fatto un po' di chiarezza riguardo a tutte le componenti di un cosmetico, facendovi comprendere che alcuni ingredienti sono obbligatori per la creazione del prodotto, mentre altri possono essere utilizzati in modo arbitrario.
Quello che deve essere chiaro è che ogni “famiglia” può essere presente nella formulazione cosmetica.
La scelta ovviamente dipenderà dalla politica dell'azienda produttrice.
La vostra Amica Cosmetica vi saluta,
a presto! 💋