Tipologie di pelle

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Tipologie di pelle

  • Tu di che pelle sei?

Parlando delle caratteristiche generali della pelle, abbiamo compreso quanto sia importante prenderci cura di lei, ma sappiamo riconoscere che tipo di pelle è la nostra?

Basterà guardarsi allo specchio con attenzione, penserete voi.

In un certo qual modo è vero, dirò io.

Giusto stabilire, intanto, che riconoscere di che pelle siamo ci può consentire di individuare le buone abitudini da adottare, a quali cosmetici affidare la nostra scelta, quali trattamenti potrebbero esserci utili, quali controindicati, tutto aldilà di consigli sommari presi da qua e là.

La pelle è il nostro vestito e la sua struttura (e il suo aspetto) sono in continuo rapporto con tutto ciò che sta “là fuori”, ma anche dentro di noi.

Sì, avete capito bene, la nostra pelle è la sommatoria di ciò che facciamo, o abbiamo fatto finora nel trattarla, dei fattori interni ed esterni che ne caratterizzano le particolarità e, quando purtroppo arrivano, le problematiche.

Clima, stress, alimentazione, cosmetici, stile di vita, inquinamento, igiene dettano le regole e decidono grand parte del discorso.

È come se la pelle diventasse la spia di ciò che funziona e ciò che ci crea problemi.

Fortunatamente sappiamo che la pelle ha il potere di rigenerarsi (più o meno velocemente, ma lo fa sempre!), che la nostra mente può mettere a punto strategie di autoguarigione.

Sta a noi trovare l'equilibrio giusto, ostacolando cause e motivazioni che possono interferire in quella che dovrebbe essere l'ottimale relazione interno/esterno.

La nostra pelle può avere anche (come se non bastasse quanto detto finora...) caratteristiche dettate da motivi ereditari o legati alle varie fasi dell'età (pensiamo per esempio alla tendenza acneica dell'adolescenza, quindi a fattori ormonali).

Constatare di avere una pelle grassa, secca, mista, o quant'altro, deve essere un punto di partenza del lavoro (costante e corretto) per riuscire a trovare l'equilibrio di cui essa necessita, aiutandola a ripristinarne i valori corretti.

Dobbiamo ricercare le cause che possono provocare la condizione negativa in cui la pelle si trova, senza limitarci a contrastarne gli effetti indesiderati.

  • Faccio un esempio per smorzare la piega minacciosa/seriosa che sta prendendo il discorso...

Pelle grassa? Spunta un brufoletto? Che facciamo?

Mettiamo a punto il kit dentifricio-teatree-rimediodellanonna per farlo sparire subito.

Perchè non capiamo invece che il nostro sebo potrebbe avere un “attacco di egocentrismo”, magari a causa di un cosmetico troppo aggressivo, o filmante in modo ingiustificato?

La pelle può essere secca, o disidratata (che è diverso da secca!), grassa, mista, sensibile, asfittica, matura...

Alcune tipologie possono rappresentare una problematica, altre semplicemente una condizione.

  • Viste le caratteristiche di ognuno di questi tipi, cercheremo di capire cosa è meglio fare, ma soprattutto cosa si dovrebbe evitare.

Prescindendo dal tipo di pelle che si possiede, ci sono regole di base che dobbiamo mettere in pratica.

Sempre!

Quello che può funzionare per l'amica non è detto che sia idoneo per la nostra pelle.

Facciamoci consigliare da chi se ne intende.

Fareste aggiustare la vostra auto al macellaio solo perchè è patito di Ferrari?

Io no!

Siccome non sono macellaio, non mi intendo di Ferrari e non ho nessuna intenzione di aggiustare la vostra auto, sono cosmetologa e quindi vi dico quali sono, a mio avviso, le buoni abitudini cosmetiche da scegliere, sempre e per sempre:

  1. evitate prodotti scadenti, insensatamente occlusivi, aggressivi;
  2. non sfregate mai il viso per asciugarlo dopo la doccia, dopo la detersione, dopo averlo struccato. Mai. Tamponatelo;
  3. detergete il viso mattino e sera. Evitate di andare a letto senza struccarvi e anche se non vi truccate detergetevi comunque; inquinamento, residui di cellule morte, batteri “cattivi” sono sempre in agguato, pronti a far vacillare il vostro equilibrio cutaneo;
  4. proteggete la vostra pelle dal sole, dal freddo, dall'inquinamento;
  5. adottate uno stile di vita sano e una dieta equilibrata povera di grassi, zuccheri e alcol, ricca di frutta, verdura;
  6. bevete tanto. Non prosecco, acqua;
  7. non infettate la pelle. Non fate finta di non aver capito, non schiacciate brufolini e brufoletti.

Quando si entra nel loop delle buone abitudini per la vostra pelle succede una cosa meravigliosa, che ora vi confido.

Far diventare queste regole un quotidiano “prenderci cura della nostra pelle” porta a miglioramenti (è certo!).

I miglioramenti ci rendono consapevoli che ciò che stiamo facendo ci fa star bene.

Il passo verso la gratificazione è breve.

È allora che l'abitudine diventerà per noi la regola che ci fa sentire meglio.

Attenzione non sono io a dire questo, è il nostro cervello che fa tutto.

Provate!

 

  • PELLE SECCA

La pelle secca è una pelle povera di grassi cutanei.

Si riconosce generalmente sia alla vista che al tatto.

Guardandola è come desquamata, sottile, dal colorito spento e chiaro, che in generale suggerisce un aspetto poco sano.

Al tatto è ruvida, con una trama irregolare, arida, fragile.

Chi ha la pelle secca prova una costante sensazione di poca elasticità, che conseguentemente porta al manifestarsi di fenomeni precoci di invecchiamento.

La pelle secca va purtroppo spesso a braccetto con una particolare sensibilità.

  • DA NON FARE:

  1. usare prodotti troppo aggressivi, che contengono agenti schiumogeni o alcool;
  2. usare prodotti siliconici, in modo generalizzato. Non sto mettendo alla gogna il silicone. Faccio dei distinguo. Esistono siliconi che per struttura (non naturalissimi, come per esempio la vaselina, giusto per non fare nomi...) nonostante diano nell'immediato la sensazione di una pelle morbida, a mio avviso, in realtà tendono a lungo andare a disidratare ancora di più. Meglio optare per la glicerina, naturale, che per il suo potere filmante crea uno strato protettivo superficiale, che può limitare la perdita di idratazione della pelle;
  3. sciacquare o lavare spesso la pelle;
  4. vivere in ambienti troppo caldi e poco umidificati (la prima cosa che mi viene in mente sono certi appartamenti dove in pieno inverno troviamo il clima torrido di agosto).
  • DA FARE:

  1. utilizzare detergenti molto delicati (latti o olii);
  2. utilizzare olii ed emulsioni cremose ricche di funzionali emollienti, restitutivi, idratanti;
  3. esfoliare delicatamente la pelle, prediligendo gommage leggeri ed evitanto peeling aggressivi

Diversa dalla pelle secca è la pelle DISIDRATATA.

Il fenomeno della disidratazione della pelle è legato spesso a situazioni passeggere e comunque dovuto all'incapacità di trattenere acqua, quindi alla poca idratazione (per i più assetati di nozioni diremo per carenza idrofila cutanea- diversa quindi dalla carenza lipofila tipica della pelle secca).

Eccessiva esposizione ai raggi solari, bere poca acqua, avere un'alimentazione povera di frutta e verdura, non aiuta.

Sottoporsi a cure farmacologiche particolarmente impegnative, sbalzi ormonali ancora meno.

Corriamo quindi in aiuto della nostra pelle con mirate soluzioni topiche.

 

  • PELLE GRASSA

La pelle grassa è in sostanza una pelle molto ricca di lipidi cutanei.

È presente un lavoro eccessivo delle ghiandole sebacee (è questa la condizione delle pelli che anche solo alla vista risultano unte).

Ci sono due notizie che la riguardano: una bella e una brutta.

Comincio dalla bella.

La pelle grassa è un tipo di pelle che in linea di principio non ha bisogno di essere idratata.

È la presenza di sebo in abbondanza a ridurre la perdita d'acqua cutanea.

La cattiva notizia, invece, è rappresentata da un diffuso incubo:

acne, brufoli, comedoni (punti bianche o neri).

La pelle grassa è legata ad un eccessivo, esagerato lavoro delle ghiandole sebacee, la cui attività deve essere riportata a livelli accettabili, riequilibrata.

  • DA NON FARE:

  1. utilizzare detergenti aggressivi, che contengono agenti schiumogeni o astringenti. “Ma come ha appena detto che devo “astringere” la pelle, per regolare la produzione di sebo, sono confusa”. Lo so che lo state pensando. Ora mi spiego meglio: la pelle grassa è una pelle la cui produzione eccessiva di sebo va normalizzata. La reazione dello strato superficiale a prodotti/trattamenti/abitudini troppo strong, che apparentemente sembrano interrompere l'eccessiva produzione sebacea, in realtà sono la premessa di una produzione ancora più sregolata. Non dimentichiamoci che le reazioni della nostra pelle non sono un dispetto che fa a noi, ma una risposta autoprotettiva che la pelle mette in funzione per difesa.
  2. utilizzare prodotti contenenti oli minerali. Questo non andrebbe mai fatto! Nel caso della pelle grassa il potere occlusivo e infiammante amplifica il “pericolo” brufolo, infiammazione, circolo vizioso, sempre dietro l'angolo.
  3. utilizzare prodotti di make-up oleosi, prediligendo invece quelli con tocco asciutto.
  • DA FARE:

  1. abbattere la carica batterica, mantenendo la pelle pulita, con maschere purificanti da fare almeno una volta alla settimana;
  2. 1 volta l'anno fare un peeling enzimatico;
  3. prediligere sieri e creme dal tocco asciutto.

 

  • PELLE MISTA

Questa tipologia di pelle è la più diffusa.

Sulla zona T (naso/fronte), avremo caratteristiche della pelle grassa (oleosa, con punti neri, per esempio), mentre il resto del viso sarà secco, con accumulo di cellule morte.

Sono certa di non regalare conforto dicendo che non è semplice prendersi cura di questo tipo di pelle, ma aggiungo anche che è come se si avessero due pelli diverse.

Partiamo proprio da questo punto.

Le tipologie sono due, il giusto equilibrio è uno;

si arriva da due strade diverse, ma l'obiettivo da raggiungere è unico: normalizzare la cute.

Come procediamo dunque? A step.

Soffermandoci su specifici utilizzi topici e gesti necessari alle diverse zone.

A seguire uniformeremo i nostri trattamenti, coccolando la nostra pelle con prodotti comuni, che grazie alla loro efficace capacità di riequilibrare, metteranno a disposizione della pelle stessa ciò di cui necessita.

  • SKINCARE TIPO PER LA PELLE MISTA:

la detersione sarà comune, con l'utilizzo di un detergente delicato.

Purificare la pelle seguirà due step diversi, almeno inizialmente.

Una maschera purificante nelle zone a T, uno scrub delicato, con oli affini al nostro sebo per le zone più secche.

Il concetto fondamentale su cui dobbiamo basare la nostra beauty routine è quello di “accompagnare” la pelle alla ricerca dell'equilibrio perduto.

Una crema dal tocco asciutto farà il resto del lavoro.

 

  • PELLE SENSIBILE

La pelle sensibile è molto reattiva, ma soprattutto può essere molto suscettibile verso fattori scatenanti.

Può accompagnarsi a bruciore, pizzicorio, secchezza, prurito e facile rossore, screpolamento.

Di solito interessa particolarmente il viso e le mani.

È importante dire che la pelle sensibile non è necessariamente una pelle soggetta ad allergie, in modo indiscriminato.

È chiaro che si ha la necessità di stabilire a cosa si è più suscettibili, evitandolo.

Leggiamo sempre l'Inci dei prodotti cosmetici, informiamoci di quali allergeni contengano e interroghiamoci sulla nostra reazione ad essi, approfondiamo, non andiamo per il “sentito dire”, che non va mai bene, non accontentiamoci, mai.

  • DA NON FARE:

  1. utilizzare prodotti aggressivi;
  2. esporsi al sole senza protezione, agli intensi sbalzi termici o al freddo sempre senza protezione;
  3. utilizzare acqua troppo calda per il bagno o la doccia.
  • DA FARE:

  1. utilizzare detergenti delicati a passaggio unico;
  2. fare gommage leggeri 1 volta alla settimana;
  3. utilizzare emulsioni cremose ricche di funzionali emollienti, restitutivi, idratanti e soprattutto lenitivi.

 

  • PELLE CON COUPEROSE

La pelle con couperose è una pelle arrossata, fragile e sensibile, che spesso si accompagna a pizzicorii nella zona del naso, fronte e zigomi.

La caratteristica fondamentale della pelle con couperose è l'arrossamento, dovuto alla fragilità capillare.

  • DA NON FARE:

  1. compiere tutti quei gesti che possono comportare vasodilatazione (sbalzi termici, uso di acqua troppo calda, trattamenti estetici che stimolino i capillari, esposizione diretta al sole senza la solita protezione);
  2. utilizzare prodotti troppo aggressivi, che contengono agenti schiumogeni troppo aggressivi o alcool.
  • DA FARE:

  1. utilizzare detergenti delicati a passaggio unico;
  2. fare gommage leggeri 1 volta alla settimana;
  3. utilizzare sieri, olii, emulsioni cremose ricche di funzionali emollienti,  idratanti, calmanti, lenitivi.

 

  • PELLE ASFITTICA

La pelle asfittica è la più particolare, insidiosa, ma fortunatamente un tipo di pelle la cui condizione è tale temporaneamente, quindi reversibile, se si seguono i giusti accorgimenti.

È una tipologia di pelle che in molti hanno senza rendersene nemmeno conto, confondendola spesso con uno dei tipi descritti.

Si presenta opaca, poco tonica, secca, con un incarnato spento, ma allo stesso tempo anche impura, con una produzione elevata di sebo.

In sintesi è seborroica sotto e secca in superficie.

Di solito chi ne soffre ha di base una pelle mista, e le ragioni per cui si manifesta sono da ricondurre a scarsa assunzione di acqua, vitamine e sali minerali, problematiche grastrointestinali, stile di vita scorretto, problematiche ormonali, ma può essere (e lo fa spesso) scatenata da fattori ambientali, primo fra tutti l'inquinamento.

Ci sono poi motivazioni che possono essere legate a errate skincare:

detersione non accurata o troppo aggressiva, scrub troppo frequenti, utilizzo di creme scadenti.

La pelle si ritrova ad essere sofferente, soffocata, prigioniera di cattive abitudini, che dobbiamo interrompere al più presto.

  • DA NON FARE:

  1. utilizzare prodotti troppo aggressivi;
  2. utilizzare prodotti scadenti e scelti casualmente, troppo grassi e troppo filmanti;
  3. non detergersi il viso quotidianamente.
  • DA FARE:

  1. utilizzare detergenti delicati;
  2. utilizzare sieri e creme dal tocco asciutto ricche di funzionali restitutivi, lenitivi e idratanti;
  3. esfoliare la pelle settimanalmente, prediligendo gommage leggeri e maschere all'argilla, purificanti e rivitalizzanti.

 

  • PELLE MATURA

A causa dell’invecchiamento cutaneo nella pelle matura assistiamo ad un rallentamento nel turnover cellulare:

la nostra pelle si rigenera, ma con ritmi molto più lenti rispetto al passato.

La pelle matura presenta linee sottili e rughe, iperpigmentazione, secchezza, perdita di tono, elasticità e luminosità.

  • DA NON FARE:

  1. avere uno stile di vita poco sano;
  2. esporsi selvaggiamente al sole;
  3. sciacquare o lavare spesso la pelle;
  4. avere sbalzi di peso;
  5. non struccarsi prima di andare a letto.
  • DA FARE:

  1. utilizzare detergenti delicati (latti o olii);
  2. fare una maschera purificante e liftante settimanalmente;
  3. esfoliare la pelle per consentire un più veloce ricambio cellulare;
  4. utilizzare olii, sieri ed emulsioni cremose ricche di funzionali idratanti, antiossidanti, restitutivi, idratanti.

Conclusa la “carrellata” di pelli non mi rimane che lanciare un accorato appello.

Cerchiamo di autoeducarci alla buona abitudine.

Anzi alle buone abitudini.

Non sottovalutiamo i segnali che la nostra pelle ci manda attraverso il suo aspetto.

Facciamo della costanza il segreto della nostra pelle sana.

La vostra Amica Cosmetica vi saluta,

alla prossima! 💋


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