Un treno chiamato Peptide

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Un treno chiamato Peptide

Peptidi: cosa sono e come agiscono?

Se ne sente parlare spesso, vengono messi in evidenza dalla pubblicità utilizzando i loro complicati nomi che ne evidenziano la meraviglia (bastasse quello), ma noi comuni mortali dei Peptidi cosa conosciamo?

Pronta, prontissima l'Amica Cosmetica vi racconterà tutto quello che sa.

Facciamo quasi tutto altrimenti tra 5 minuti o mi lasciate o cadete nelle braccia di Morfeo...

La prima cosa che tengo a dirvi è che sono davvero prodigiosi e io li amo molto.

Penso siano davvero preziosi e possano dare un ottimo contributo alla cura della pelle.

A parte queste considerazioni personali, comincio col dire che i Peptidi rappresentano una delle frontiere più innovative della cosmetologia funzionale.

Sì va bene, ti piacciono, sono prodigiosi, ma cosa sono?

Come fanno quello che fanno?

 

Di Peptidi ce ne sono due “modelli”, chiamiamoli il “modello natural” e il “modello lab”, i primi prodotti dalle cellule dei diversi organismi, i secondi sintetizzati in laboratorio.

E qui arriviamo allo spiegottino.

Sono formati da amminoacidi (ambite molecole organiche, fondamentali per la normale crescita e lo sviluppo del corpo umano), sono organizzati in catene lineari, lunghe in modo variabile (2-3-4-5-, gli amminoacidi legati tra loro da un legame semplice formano dipeptidi, tripeptidi, quadripeptidi). Quando invece di tenersi per mano (in linea) fanno gruppetto (catena tridimensionale), formano le proteine.

Un treno chiamato Peptide

Se questa catena è fatta da meno di 10 unità parliamo di oligopeptidi.

Hanno un peso molecolare molto basso (se avete letto il mio articolo sulle sostanze funzionali sapete già che questa è una gran cosa);

rendendoli speciali nel riuscire a svolgere il loro compito, deciso a priori.

Il loro meccanismo di azione è semplicissimo:

si comportano da messaggero, che dice ad una data cellula quello che deve fare (fai sparire la ruga!, stimola il collagene!).

Semplifichiamo tutto ancora di più.

Immaginate un treno, formato da tanti vagoni.

Un Peptide immaginatelo così.

Ogni vagone trasporta un certo numero di passeggeri, che arriveranno alla loro stazione d'arrivo (recettore cellulare).

Da lì in poi ogni passeggero avrà la sua faccenda da sbrigare.

Penso di averla semplificata parecchio.

Detto più in scientifichese (lo so che non esiste questa parola, ma volevo darmi un tono divulgativo un po' più serioso), quando i Peptidi incontrano il recettore per cui sono destinati, detto recettore bersaglio, il messaggio viene letto dalla cellula, che quindi si attiva.

Se si utilizzano cosmetici che li contengono, la loro efficacia può dare veramente tanta soddisfazione!

Ma...

Eh sì, c'è sempre un ma che prima o poi arriva, anzi questa volta sono due.

Prima considerazione: le parole d'ordine per rendere soddisfacente il risultato derivato dall'uso di cosmetici contenenti Peptidi sono percentuale (cioè quanto Peptide è realmente contenuto in formulazione) e costanza (l'abitudine quotidiana d'uso).

Per la prima questione ci atteniamo alla fiducia che riponiamo nel Brand scelto.

Per la costanza spetta a noi.

L'efficacia si ottiene con l'accumulo, che rende possibile le successive funzioni della loro azione.

Arriviamo alle proprietà cosmetiche dei Peptidi, che possono spaziare moltissimo nella cura del benessere della nostra pelle.

Stimolare la produzione di collagene, di elastina (persino di acido ialuronico), migliorare l'elasticità della pelle, rafforzare la barriera naturale della pelle, ridurre l'aspetto delle rughe, combattere i radicali liberi, idratare, ridurre le macchie cutanee, rimodellare, ridensificare, riparare, rinforzare, contrastare vari fenomeni di degenerazione cutanea e infine (anche se forse questo è l'uso più gettonato) miorilassare i muscoli che causano le rughe.

Proprio in quest'ultima si riassume la categoria dei cosiddetti Peptidi Simil Botox, o Peptiti biomimetici.

Sono Peptidi con caratteristiche affini alla tossina botulinica, ovviamente non vanno iniettati ma usati topicamente.

Certamente meno invasivi, imitano l'attività svolta dalle iniezioni di botox, appartenenenti alla sfera della medicina, o della chirurgia estetica.

I Peptidi biomimetici agiscono, in modo più naturale, sulla contrazione dei muscoli facciali, prevenendo la formazione delle rughe e migliorando l'aspetto di quelle già presenti.

Il loro effetto può essere reversibile, se non utilizzati con costanza, quindi accumulati, come abbiamo già detto.

Ma qual è l'età giusta per cominciare ad utilizzare cosmetici formulati con Peptidi, vi chiederete?

Dipende dal grado di invecchiamento della pelle, quindi il loro utilizzo può essere soggettivo, vi rispondo.

In linea di principio l'età potrebbe aggirarsi intorno ai 35/40 anni, momento in cui possiamo avvalerci dei loro servigi, per porre rimedio alle rughe d'espressione congenite, che potrebbero cominciare a farsi più evidenti sul nostro viso.

Felice di avervi accompagnato in questo breve viaggio nel meraviglioso mondo dei Peptidi.

La vostra Amica Cosmetica vi saluta,

💋 alla prossima!


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